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Tecnologia, innovazione e politiche pubbliche: la mobilità. Il tema del terzo incontro Impact Torino 2023

Di Paola Aurora Barbieri

Il 31 marzo è entrata nel vivo questa edizione del corso, andando a sviscerare una delle tematiche più salienti dell’intersezione tra tecnologia, innovazione e politiche pubbliche: la mobilità. 

Nella cornice del Politecnico di Torino, la giornata è iniziata con la lezione “Mobilità, innovazione nei trasporti e impatti urbani” della professoressa Cristina Pronello. Una riflessione sul sistema dei trasporti ha aperto i lavori della giornata; a partire dall’analisi degli elementi costitutivi del sistema, infrastrutture, veicoli, persone, e regole si è arrivati ad approfondirne i meccanismi. È stato evidenziato come al di là di un’innovazione top-down, in termini di rete infrastrutturale, servizi e metodi di trasporto, per un’evoluzione sostenibile del sistema, occorra capire che leve muovere per influenzare anche il comportamento di mobilità, ovvero il complesso processo che porta le persone a scegliere come attraversare lo spazio e utilizzare i trasporti. In un sistema fortemente autocentrico e individualista, una volta indagato e approfondito il comportamento di mobilità, sarà possibile implementare delle politiche per modificare questo comportamento, al fine di permettere maggior sostenibilità. Sulla dicotomia sostenibilità – qualità dei servizi di trasporto pubblico si è poi animato un vivace dibattito concernente le dinamiche di accessibilità del trasporto pubblico, che spesso riflette la frattura centro/periferia e innesca processi di gentrificazione, grazie anche agli stimoli offerti dalle strategie implementate da altri paesi europei portate ad esempio dalla docente. 

Non è stata tralasciata la dimensione dell’innovazione tecnologica legata ai veicoli, ai sistemi informatici intelligenti e allo sviluppo di una mobilità smart, argomenti centrali anche nella seconda lezione della giornata: “Mobilità sostenibile e automotive” con Alessandro Coda, amministratore delegato del Centro ricerche Fiat Stellantis. La seconda lezione è cominciata con la presentazione di tre delle principali sfide e opportunità legate all’innovazione che il settore automotive sta fronteggiando: la sostenibilità per l’utilizzatore e per il costruttore automobilistico; le architetture dei veicoli elettrificati; il veicolo elettrico e la ricarica delle batterie, i veicoli elettrici e l’integrazione con la rete elettrica e l’auto elettrica del futuro (prossimo e remoto). Questi gli elementi su cui la politica può (e deve) lavorare e dove può avere un impatto e, in considerazione del fatto che il 23% del delle emissioni di CO2 è legato ai trasporti, di cui il 73,9% prodotto da auto e camion, si rende evidente la necessità di strategie di breve e lungo periodo per ridurre le emissioni e procedere verso un efficientamento energetico, anche e soprattutto in questo settore. 

Il focus sulla relazione tra trasporti ed energia è rimasto anche durante la terza lezione della giornata, del Professor Bruno Dalla Chiara, titolata “Mobilità sostenibile: il trasporto su strada e su ferro”. Infatti, in media, il 33% dell’energia prodotta viene usata dai trasporti e se ci si sofferma a riflettere su nuovi modelli possibili di mobilità più sostenibile non si può prescindere da considerare il fabbisogno energetico della mobilità. In questa prospettiva, sono stati evidenziati i pregi del trasporto su ferro che è meno energivoro rispetto al trasporto su strada, produce meno CO2, e gode di un miglior rapporto di tempo/spostamento rispetto al trasporto su strada. Si è parlato di pluralità di mezzi, integrazione modale e riqualificazione delle reti, visto e considerato che la rete di trasporto su ferro è anche (storicamente e simbolicamente) un elemento di congiunzione e unificazione.

A conclusione della giornata di lezione, il Professor Marco Diana, è tornato a parlare di strategie e politiche tattiche operative per “La gestione della mobilità per la sostenibilità: tendenze, strumenti e azioni”, concentrandosi sulla dimensione di pianificazione dei trasporti. A livello comunitario la definizione delle politiche di mobilità sostenibile in questo ambito segue la strategia ASI (Avoid, Shift, Improve) adottata dall’Agenzia Europea dell’Ambiente e dall’UNEP (United Nations Environment Programme), che definisce l’esigenza di ridurre il fabbisogno di mobilità (Avoid/reduce), favorire l’utilizzo delle modalità di trasporto più sostenibili (Shift), migliorare continuamente i mezzi di trasporto perché siano sempre più efficienti (Improve). La pianificazione urbana è quella disciplina che cerca di sostanziare questa strategia, una disciplina giovane che si occupa di problemi vecchi: i problemi legati all’inquinamento e al congestionamento, infatti, sono nati con il trasporto individuale, non con l’auto.

 

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Il corso Impact Torino 2023 è organizzato dalla Scuola di Politiche, in collaborazione con il Politecnico di Torino, il Dipartimento Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, la Fondazione Agnelli e la Fondazione Compagnia di San Paolo.
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