Proseguiamo con il secondo weekend di lezioni del corso Impact Calabria 2023. Venerdì 24 e sabato 25 marzo ha infatti avuto luogo, come ormai da rituale presso la Scuola Superiore delle Amministrazioni Pubbliche dell’Università della Calabria, un’altra serie di incontri.
Attraverso l’accurato coordinamento del professor Francesco Raniolo (responsabile scientifico del corso e Ordinario di Scienza Politica presso la stessa Università della Calabria) e grazie a docenti e ricercatori provenienti da tutta Italia, ma operanti nel contesto internazionale; ancora una volta studentesse e studenti hanno avuto la possibilità di analizzare alcune sensibili tematiche che sempre più caratterizzano la complessità del mondo in cui viviamo.
Il tema all’ordine del giorno per il secondo appuntamento di questa quarta edizione: «Verso un nuovo ordine internazionale», ha dato la possibilità, attraverso diversi interventi, di far luce sui delicati equilibri globali e su differenti dinamiche che, anche a causa dei continui strascichi del passato, turbano ancora la nostra quotidianità.
Il weekend è stato infatti inaugurato dal professor Vittorio Beonio Brocchieri, docente di Storia moderna, Storia delle Istituzioni politiche ed economiche e Storia sociale presso l’Università della Calabria (UNICAL). La sua lezione: «In trappola con Tucidide: Historia, “magistra” e comprensione del presente» ha dato la possibilità di analizzare, attraverso un approccio storiografico e grazie al richiamo all’età classica e allo scoppio della guerra del Peloponneso, le tensioni strutturali dovute all’emergere di nuove potenze in contrasto con quelle egemoni. L’attenzione è poi stata posta sui pochi casi di transizione egemonica consensuale e sui fattori economici, sociali, strutturali e identitari che, attraverso la nascita di nuove relazioni, l’hanno consentita. Infine, il richiamo, ancora una volta ,alla Trappola di Tucidide e al politologo statunitense Graham Allison ha offerto la possibilità di esaminare anche le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, due potenze con sfere di civilizzazione profondamente diverse che hanno portato alla luce il problema della contiguità culturale, dando così la possibilità di analizzare anche gli altri casi illustrati da Allison.
La mattinata è poi proseguita con il contributo del professor Vittorio Emanuele Parsi, — anche — docente ordinario di Relazioni Internazionali presso la facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (UNICATT). Attraverso l’analisi di una delle sue ultime pubblicazioni: «Il posto della guerra e il costo della libertà», la lezione del professor Parsi ha dato la possibilità di esaminare l’alleanza Russo-Cinese e i problemi di coesione tra UE & USA. Ponendo al vaglio rilevanti avvenimenti a partire dagli accordi di Bretton Woods, passando per i costi legati alla guerra del Vietnam, fino ad arrivare all’insieme dei programmi statunitensi di riforma annunciati per la prima volta dal presidente Johnson; la sua analisi ha delineato un quadro di lungo periodo fino alla crisi del 2008, momento in cui la Cina, senza assumere posizioni aggressive in politica internazionale, prese espressamente le distanze da quello che sembrava essere un allineamento al “modello americano”. La coinvolgente analisi si è poi concentrata sull’insediamento Xi Jinping come nuovo presidente della Repubblica Popolare Cinese, momento che ha prodotto un cambio decisivo delle politiche internazionali del paese. Tutto ciò ha così dato modo nella parte finale, attraverso le domande dei curiosi allievi, di tracciare delle considerazioni, non solo riguardo il ruolo della Russia come eventuale alleato cinese, ma anche rispetto le irrealistiche probabilità di una nuova riapertura verso occidente.
Attraverso la presenza di altrettanti illustri ospiti, la giornata è proseguita, dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio che ha dato la possibilità di continuare ad analizzare, approfondire e dibattere il passato, il presente e (quello che potrebbe essere) il futuro ordine internazionale.
Gli insegnamenti pomeridiani hanno infatti preso il via grazie alla partecipazione della professoressa Mara Morini. La ricercatrice e docente di Politica Comparata presso l’Università di Genova (UNIGE), da sempre attiva studiosa della Federazione Russa, ha offerto una tangibile prospettiva dello Stato transcontinentale, grazie alla sua lezione: «La svolta della Russia. Allineamenti internazionali e politiche revisioniste nel XXI secolo». L’analisi delle varie presidenze che si sono susseguite all’interno della Federazione, ha infatti permesso di delineare i differenti cambi di rotta che si sono generati, in epoca contemporanea, nella politica estera russa. Al termine dell’approfondimento della prof.ssa Morini, anche questa volta, attraverso le interrogazioni sollevate dagli attenti corsisti, è stato possibile ipotizzare eventuali scenari futuri, specie in relazione all’attuale conflitto russo-ucraino.
Infine, ma non per importanza, fondamentale è stato anche il contributo del professor Giorgio Giraudi, docente, presso la facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria (UNICAL), delle cattedre di Organizzazione Politica Europea e Governance e Politiche Europe. Il suddetto ha concluso la giornata con la sua lezione dall’originale titolo: «Il ritorno del “grande gioco”? Brevi riflessioni attorno all’attuale (dis)ordine internazionale». Mediante un excursus introduttivo sulla globalizzazione e sugli attuali impulsi deglobalizzanti, la sua presenza ha permesso di analizzare la nuova era tecno-economica e gli attuali rapporti internazionali generati dal progresso tecnologico. Infatti, anche attraverso il riferimento al peculiare concetto di “Chimerica”, è stato possibile esaminare il simbiotico rapporto esistente tra le più importanti economie mondiali. Tutto ciò ha così creato le condizioni ideali per disaminare, anche attraverso rilevanti eventi contemporanei, i differenti mercati cinesi e statunitensi. La coinvolgente lezione ha infine offerto l’opportunità di inquadrare gli attuali conflitti all’interno di un contesto globale, concedendo così anche la possibilità di poter congetturare riguardo il probabile ruolo dell’Unione europea in una realtà così complessa e condizionabile.
Le lezioni sono proseguite poi, come da programma, nella mattinata di sabato 25 marzo. Accompagnata dalla presenza dei proff. F. Raniolo e G. Giraudi, Irene Morlino, già ricercatrice in differenti stati esteri e docente di Sicurezza e Difesa dell’Unione Europea presso la London School of Economics, ha portato all’attenzione, attraverso la sua lezione: «L’UE come attore esterno e la sua politica umanitaria», un’altra importante tematica che sempre più rischia di destabilizzare gli attuali — delicati — equilibri internazionali. Attraverso la sua spiegazione è infatti stato possibile analizzare, oltre che la strategia operativa messa in campo dall’Unione europea, anche le differenti relazioni che intercorrono sul campo umanitario. Nella parte finale poi, la prof.ssa Morlino, sormontata dalle innumerevoli domande degli appassionati corsisti, attraverso esaurienti ed esaustive risposte, ha animato un appassionato confronto; offrendo la possibilità a studentesse e studenti di approfondire un’importante politica, sempre più discussa e dibattuta sul panorama nazionale e non solo.
Si conclude così, il secondo weekend di Impact Calabria 2023, che ancora una volta si rivela, una fonte di sapere, dibattito e confronto che anima costantemente le menti delle nostre giovani generazioni.
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Impact Calabria al via la quarta edizione