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Dati e Big-data: il focus del secondo weekend del corso Impact Basilicata

Di Antonio Giuralarocca

, Mariantonietta Bruscella

, Mariavelia Soave

, Sebastiano Greco

, Francesca Carlomagno

Il 5 e 6 maggio, presso il Polo Bibliotecario di Potenza, si sono svolti gli incontri del secondo weekend del corso IMPACT Basilicata, realizzato dalla Scuola di Politiche e dalla SVIMEZ. I due giorni hanno avuto come focus il tema dei dati e dei Big-data, evidenziando aspetti positivi e criticità. 

Nello specifico, durante la giornata di Venerdì, gli studenti partecipanti, provenienti da diversi territori della Regione, hanno potuto ascoltare le parole della Dott.ssa Antonella Bianchino, dirigente dell’Ufficio Territoriale ISTAT per la Campania e la Basilicata. L’obiettivo di questa prima lezione è stato quello di fornire agli studenti i mezzi, i metodi e le consapevolezze necessarie ad orientarsi nel “diluvio dei dati” che caratterizza la società odierna, ponendo l’accento sul ruolo giocato dall’ISTAT. Procedendo ad un inquadramento generale della normativa di settore, nonché del funzionamento del processo statistico, la Dott.ssa Bianchino ha posto l’accento sul fenomeno della cd. “infodemia” e su quello dei metadati. Il tema è stato oggetto di dibattito tra i giovani partecipanti, spinti dalla curiosità di comprendere non solo le degenerazioni dell’entropia informativa e del subissamento dei dati, ma anche le proiezioni future di questi fenomeni. Grande interesse è stato poi manifestato verso le accortezze che ogni cittadino-utente dovrebbe prestare per potersi meglio orientare nel mondo dei dati che, pur provenendo da fonti ufficiali, spesso vengono manipolati per fini terzi. 

A seguire, in collegamento da Parigi, il Dott. Andrea Garnero, economista del lavoro presso il Dipartimento Occupazione e Affari Sociali – OCSE, ha tenuto una lezione dal titolo “Eppur si muove Salari, produttività e crescita in Italia”, tema al centro del dibattito pubblico italiano degli ultimi mesi. Il taglio dato alla presentazione e l’attualità degli argomenti trattati hanno reso la lezione un vero e proprio dibattito tra relatore e studenti, tanto da sottolineare la profonda sensibilità che la nuova generazione nutre in materia. Ad un’introduzione sulle cause economiche e geopolitiche che hanno determinato la diminuzione dei salari in Italia, è susseguita una discussione orientata sulle potenziali soluzioni, sia sulla base dell’esempio virtuoso degli altri Paesi Europei e sia sulle difficoltà applicative derivabili dall’introduzione del salario minimo nel nostro Paese, anche alla luce della Direttiva UE 2022/2041.

I ragazzi hanno sollevato numerose riflessioni e domande a riguardo, concentrandosi sulle profonde differenze territoriali che interessano il nostro Paese e, in particolare, su come queste possano impattare sui territori del Sud Italia. 

La seconda metà della giornata ha visto affrontato il topic della  valorizzazione degli aspetti economici connessi ai dati, grazie agli interventi di Francesco Drago, professore ordinario di Economia politica all’Università di Catania e Decio Coviello, Associate Professor e Research Chair in Economics in Canada. 

Con il primo si è discusso della “causalità e della valutazione delle politiche pubbliche”, analizzando i punti deboli che investono i decisori politici e/o pubblici nello svolgimento di simili azioni. Il professore ha cercato di offrire agli studenti intuizioni finalizzate a “sprovincializzare” il discorso al sud. Durante la lezione è stata puntualizzata l’importanza della valutazione dovuta in particolar modo alla scarsità di risorse a cui bisogna far fronte nella società odierna. Nel dettaglio, si è approfondito il nesso di causalità tra un intervento pubblico e gli effetti variabili che può avere nel medio-lungo periodo, analizzando luci e ombre dei metodi di valutazione adottati e adottabili nell’elaborazione di tali scelte.

Infine, il discorso è sfociato nella constatazione della mancanza di un simile dibattito a livello nazionale, enfatizzando il gap con quanto, al contrario, accade nel resto del mondo. Si auspica ad un dibattito dove le ideologie lascino finalmente il posto a valutazioni in grado di renderlo più scientifico e misurabile. 

Sul solco di una linea più scientifica e meno ideologica si colloca proprio un nuovo progetto di cui il prof. Drago è promotore, volto, nei prossimi cinque anni, alla creazione di vari progetti pilot, tra i quali un “Fondo repubblica digitale” ed un Evaluation Lab per la valutazione degli stessi.

Nelle ultime due ore di venerdì pomeriggio , invece, si è parlato di Big-data e di come la raccolta e l’utilizzo di questi possano indirizzare il mercato economico o farlo variare a seconda delle necessità aziendali. In particolare, si è visto come la politica economica e nello specifico l’elasticità della domanda al prezzo sia strettamente correlata ed influenzabile attraverso lo studio di milioni e milioni di dati raccolti dalle grandi multinazionali. Anche in questo caso, gli spunti di riflessione sono stati svariati ed hanno creato dibattito tra i presenti. L’intuizione lanciata agli studenti nel corso della lezione è stata “Grandi dati richiedono grande pensiero”, abbiamo estremo bisogno di tali dati ma questi potranno essere utili solo se sposati alle giuste teorie economiche.

Sabato 6 maggio il corso IMPACT Basilicata è stato incentrato sempre sul tema dei Big-data e dell’intelligenza artificiale per le decisioni in ambito economico, ma questa volta con un taglio molto pratico volto ad analizzare e ad approfondire i contenuti presentati dal Prof. Decio Coviello nella precedente sessione. 

Nel secondo weekend del corso, i partecipanti hanno avuto l’occasione di cimentarsi in un vero e proprio laboratorio di data analysis lavorando in gruppo nella risoluzione di un case study dal Titolo: Estimating the Determinants of Demand for Gasoline, with an Application to the Covid Crisis”. 

Per la risoluzione del case study gli studenti hanno utilizzato principalmente due tool

  • Excel → per la prima parte di analisi dati e per la costruzione di un modello di regressione;
  • Power Point → per la seconda parte di presentazione e discussione dei risultati.

Come anticipato dal titolo, l’obiettivo dell’esercitazione era quello di analizzare i fattori che influenzano la domanda di carburante partendo da un data set sull’evoluzione del prezzo della benzina negli Stati Uniti dagli anni ‘90 ad oggi. Prendendo a riferimento i dati a disposizione (i.e. quantità domandata; prezzo; reddito disponibile; indice delle auto usate…) ciascun team ha costruito un modello econometrico di stima dell’elasticità della domanda utilizzando gli strumenti di analisi dati disponibili in Excel (i.e. tool regressione). Osservando i risultati ottenuti ciascun team ha poi realizzato alcune slide di presentazione incentrate su tre punti principali: 

  • Log pricecomportamento della domanda di carburante per variazioni più o meno sensibili del prezzo; 
  • Log income elasticità della domanda rispetto al reddito; 
  • Log new cars elasticità della domanda di auto nuove rispetto al prezzo del carburante. 

La sessione si è conclusa con la presentazione dei lavori ai colleghi e con alcune riflessioni del Prof. Decio Coviello sull’importanza della stima dell’elasticità per la fissazione del prezzo dei beni venduti dallo Stato in regime di monopolio (i.e. incidenza delle accise sui carburanti; rincari nella vendita di tabacchi; valori bollati etc…). 

L’opportunità di cimentarsi in un lavoro di gruppo è stata molto apprezzata dai partecipanti, in quanto ha permesso a tutti di ampliare le proprie competenze di analisi e gestione dei dati e di interagire e confrontarsi con il resto della classe su tematiche di fondamentale importanza per le decisioni in ambito pubblico.

 

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